WELCOME TO MARIO'S HOTEL IN FLORENCE

Welcome to Mario’s 3 Star Hotel in the Renaissance city of Firenze. With a cosy and friendly atmosphere and a great central location, Mario’s is a family run Guest House style hotel which offers comfort and service with a smile to guests from all over the world. Blending the old world charm of Florence in the fixtures and fittings of a 17th century building with the modern luxuries and comforts expected by today’s traveller, The Florentine hotel owners Leonardo and his brothers like to personally afford each and every guest that personal touch and leave you with happy memories of a pleasant and fruitful stay in Florence.

lunedì 29 marzo 2010

Pasqua a Firenze / Easter in Florence


La Pasqua a Firenze è veramente una bella occasione,oltre che di visitare la città,anche di assistere ai numerosi "avvenimenti" della città:primo fra tutti lo scoppio del carro. Questa antica tradizione si ripete ogni domenica di Pasqua, di fronte al Duomo di Firenze ed è una delle cerimonie più antiche e suggestive della città.Da tempi antichissimi a Firenze si usava accendere un cero benedetto che, dalla chiesa di Santa Maria Sopra Porta veniva portato in processione al Battistero.
Dall' 850, per volere del Papa Leone IV, il Sabato Santo vennero distribuite a tutti i fedeli le fiaccole accese.
Alla prima crociata, voluta dal Papa Urbano II, partecipò il valoroso Pazzino de' Pazzi, il quale, dopo la conquista di Gerusalemme, ritornò a Firenze portando come reliquia, delle schegge di pietra del Santo Sepolcro, con le quali, da allora, si accende il cero benedetto che dà il via alla cerimonia religiosa.
I Pazzi hanno provveduto per secoli all'accensione del Santo Fuoco pasquale ed alla successiva gestione del Carro, fino alla metà del 1800, quando si estinse il ramo diretto della famiglia. Da allora, della gestione del Carro e della Manifestazione si occupa il Comune di Firenze.Per secoli il fuoco benedetto, portato anche in Cattedrale, servì per accendere il cero pasquale, i ceri del clero e del popolo, i lumi della chiesa nel Sabato santo.
Un carro recava la fiamma nuova anche nelle abitazioni e, prima di tutto, alle case dei Pazzi, che per lungo tempo conservarono questo privilegio, accanto all'onere di organizzare la cerimonia.
Il carro fu reso via via più fastoso ed invalse l'uso di "caricarlo" con polvere pirica, cui veniva dato fuoco (quasi certamente a partire dal 1494) una prima volta davanti al Battistero, come tuttora, ed una seconda al "Canto de' Pazzi", dove abitava quella consorteria. Questo ulteriore "scoppio" cessò agli inizi del 1900.
Durante il pontificato di Leone X° (Giovanni de'Medici, 1513-1521) venne utilizzata per la prima volta la "colombina", vale a dire un razzo a forma di colomba con un ramoscello di ulivo nel becco (evidente richiamo allo Spirito Santo, "che è Signore e dà la vita", nonché simbolo della pace pasquale). Al "Gloria" della S.Messa il diacono accende, col fuoco benedetto di cui sopra, la miccia della colombina. Essa, scorrendo su di un cavo che parte dal coro maggiore del Duomo, va ad incendiare il carro. "Scoppiano" così fuochi artificiali: mortaretti, girandole, razzi.
Al giorno d'oggi La cerimonia è preceduta da un lungo corteo: scortato da 150 fra armati, musici e sbandieratori del calcio storico fiorentino, il carro si muove dal piazzale di Porta a Prato , trainato da due paia di buoi infiorati ed arriva al solito posto, in piazza del Duomo, fra il Battistero e la Cattedrale. I buoi vengono prontamente staccati ed un più moderno filo di ferro, che sostituisce la corda sugnata, viene teso a circa sette metri di altezza, da una colonna di legno, posta per l’occasione al centro del coro, fino a giungere al carro.

Lo scoppio del carro è un momento sempre emozionante anche per le sorti della colombina. Dal Duomo viene dato fuoco alla miccia della colombina che, sibilando, va ad incendiare i mortaretti ed i fuochi d’artificio sapientemente disposti sul Brindellone: una volta incendiati gli artifici, la colombina deve tornare indietro all’Altare Maggiore, da dov’è partita, ripercorrendo da sola il percorso di andata. Il buon esito di questo “ritorno” è considerato di buon auspicio per tutto l’anno. Per la cronaca, l’ultima volta che la colombina fallì tale “rientro” fu il 1966, e a novembre ci fu l’alluvione.


In English :

On Easter Sunday morning, a historic pageant of musicians, flag-throwers and dignitaries in colourful Renaissance costume escort a tall wooden cart which is actually 500 yrs old, along the streets of Florence to the Cathedral square (Piazza del Duomo) and place it between the main door and the Baptistery (Battistero di San Giovanni), where the ‘Explosion of the Cart’ (Scoppio del Carro) festival is held. An event not to be missed and visited by tens of thousands of people form all over the world.
Tradition holds that the explosion of the Carro, called the Brindellone, goes way back to the semi-legendary exploits of Pazzino de’Pazzi, a Florentine warrior who was the first man to climb the walls of Jerusalem in July 1099, during the First Crusade. For this deed he received from his commander two shards of stone from the Holy Sepulchre, shards which were subsequently used to start an annual “holy fire” during Holy Week. This ritual fire used to be transported through the city as a religious relic for all to see.
By the Middle Ages this “holy flame” had come to be transported in a Carro, a simple carriage that transported a large candle through town on the 24 June, day of Saint John the Baptist, patron saint of Florence.

When: 04 Apr 2010
Where: Piazza del Duomo
Opening Hours: Procession 10am; explosion 11am

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